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Recco

La capitale gastronomica della Liguria, venite a trovarci e soprattutto ad assaggiare la nostra super focaccia con il formaggio.

Ci troviamo nel levante ligure, a Recco e più precisamente a Mulinetti. La località sorse molto probabilmente in epoca medievale, periodo in cui lungo la riviera ligure si formarono i primi insediamenti dei monaci benedettini, che diffusero la coltura dell’olio d’oliva e della vite. La toponomastica della località Mulinetti evoca la presenza di due mulini idraulici, ubicati nella valle del rio Sonega, atti ad azionare le macine e le presse dei frantoi, tutt’ora presenti ma alimentati da energia elettrica.

Recco invece è situata sulle sponde del torrente omonimo, in riva al mare, ha origini che si perdono nel paganesimo.
I Romani, dopo svariate lotte, riuscirono ad imporre la loro volontà sull’originaria tribù dei Casmoriti; sorse così “Recina”, importante castrum lungo la via Aurelia.

Fotografia storica del borgo di Recco
Immagine degli anni ’10-’20 ritraente il ponte che attraversa il torrente Recco
Immagine storica del borgo di Recco

L’ingresso di Recco (da Ruta) in una vecchia stampa del secolo scorso
È evidente l’arco sopra la via Aurelia, il fossato del rio Treganega e il complesso del parrocchiale Storici e studiosi affermano che tale località, attraversata dalla via consolare Romana, costruita per volontà del console M. Emilio Scauro intorno all’anno 670 a.C., possa corrispondere all’attuale Recco.

Una testimonianza delle antiche origini di Recco si trova conservata nella chiesa di Polanesi, alla quale si accede per mezzo di una mulattiera da Megli, sia per una strada carrozzabile partente dalla via Aurelia.

In tale chiesetta infatti è conservata un’urna cineraria risalente ai tempi pagani che fu rinvenuta durante i lavori di ampliamento della chiesa. Su tale urna vi è un’iscrizione, che dice:

“D.M. AGATHEMERO ET AVTVVHET ALVINIS B.M CN. LVCRETIVS LVCRETIANVS”

(Agli Dei Mani di Buingiorno e di Fortunato alunni benemeriti Gneo Lucrezio Lucreziano)

Durante i “secoli bui”, ossia nell’Alto Medioevo, Recco, con Rapallo, Uscio e Camogli, costituisce una delle famose quattro Pievi, assegnate in dotazione al vescovo di Milano da quello di Genova, profugo nel capoluogo ligure, durante l’invasione longobarda; a tale periodo storico appartiene l’Arcivescovo, proclamato Santo, Giovanni Bono.

Ritroviamo traccia di questo passaggio della vita cittadina nella celebrazione del Carnevale, che cade la prima domenica di Quaresima, secondo il rito ambrosiano.

Fotografia storica del borgo di Recco
Il golfo di Recco dal quadro di S. Giovanni Bono custodito nella chiesa parrocchiale

Molte vicissitudini attraversò la cittadina legata politicamente e commercialmente con la città di Genova, sia nel Medio Evo che nella storia moderna.

Attorno al 1200 Recco cambia ancora padrone e passa sotto la giurisdizione prima del Comune e poi della Repubblica di Genova; nella prima metà del XV secolo sarà proprio un “figlio di Recco”, l’Ammiraglio Biagio Assereto, a guidare la flotta genovese contro gli Aragonesi.

Fotografia storica del borgo di Recco 1850
Anno 1865: i cantieri in riva al mare di Recco

A minacciare la relativa tranquillità giunge un nuovo nemico: nel 1557 e nel 1646 i corsari saraceni irrompono tra le case, portando lutti e devastazioni. Se le tante torri di avvistamento non erano servite a fermare gli attacchi degli incursori, la minaccia dal mare spinge i tenaci abitanti a dedicarsi all’arte delle costruzioni navali e della navigazione.

Gli annali ricordano le imprese del grande Nicoloso da Recco, che non solo arrivò alle Canarie ma in pratica fu uno dei più importanti precursori dell’avventura atlantica di Cristoforo Colombo.

Confuse fotografie color seppia testimoniano l’esistenza di importanti cantieri che sorgevano sino al secolo scorso sulla spiaggia. I mastri d’ascia costruivano velieri anche di mille tonnellate di stazza lorda, ricercati per le loro ineguagliabili doti nautiche. Ma anche questa attività declina quasi improvvisamente: a partire dal 1880 i cantieri si trasferirono nella vicina Genova. Recco scopre una nuova vocazione, diventando in breve il centro di scambi commerciali per l’intero Golfo Paradiso.

Fotografia storica del borgo di Recco
Anno 1865: la prima foto panoramica di Recco
Fotografia squadra di pallanuoto di Recco
Campioni della pallanuoto - Il Settebello di Recco

Nel corso dell’ultimo conflitto mondiale subì devastazioni e lutti a causa delle incursioni aeree, che distrussero quasi completamente la cittadina, facendo scomparire per sempre prove e testimonianze della sua antica origine.

La storia del dopoguerra è la storia di oggi: una rapidissima ricostruzione, lo sviluppo delle attività commerciali, la scoperta dell’apprezzata indole gastronomica, ormai riconosciuta in tutto il mondo e le super conquiste sportive legate ai 33 scudetti ottenuti dalla Pro Recco Pallanuoto, ci rendono orgogliosi di far parte di queste terre!!

Resta soltanto un tratto dell’antica “Via Romana”, che conserva tutt’oggi tale denominazione.

A ricordo di tale devastazione, il Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro insignì il Comune di Medaglia d’oro al Merito Civile deponendo nel 1993 una targa a ricordo nell’atrio del Palazzo municipale. Il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi con D.P.R. 08/09/2000 ha insignito il Comune di Recco del titolo di Città.

Fotografia del borgo di Recco - antico ponte
Il ponte sulla Via Romana

Oggi Recco, attraversata dal viadotto ferroviario, dalla via Aurelia, dall’Autostrada Genova-Sestri Levante collegata al proprio interno con la statale 333, è divenuta un centro residenziale moderno, frequentatissimo d’estate da numerosissimi soggiornanti, bagnanti e turisti, se passate da queste parte venite a trovarci e fermatevi per guastare un pò di prelibatezze nei nostri super ristoranti!

Panorama Recco Liguria

Tratto dal sito del comune di Recco.Le foto storiche e la storia di Recco sono tratte dal libro “Obiettivo su Recco. Una storia in 1000 foto” di S. Pellegrini ed E. Razeto